Cittadini che vivono a rischio di frane o alluvioni (Ispra, 2018)
Ettari di terreno investiti da incendi, anno 2019, con picchi del 4,3 e 5,4 per mille nel 2012 e 2017 (Commissione UE, 2020)
Abitazioni abusive, su 100 autorizzate, 45,2 nel Mezzogiorno (Istat, 2020)
Spesa pubblica sul Pil per Servizi culturali e Protezione della biodiversità e del paesaggio: 23° posto nella UE a 28 Paesi (Istat, 2020)
Scuole a rischio sismico conformi alla normativa antisismica (Legambiente, 2020)
Scuole in comuni a rischio sismico
Cemento per bambino (fonte: Ispra, 2018)
Superficie naturale consumata al secondo
Superficie di verde urbano per abitante nei capoluoghi di provincia, contro un target urbano UE 2030 di 50 (Openpolis, 2019)
Quantità d’acqua dispersa dalle reti idriche (Istat, 2020)
Numero veicoli privati ogni 100 abitanti (Eurostat, 2018)
Morti premature associate a inquinamento da PMI (Agenzia Europea Ambiente, 2018)
Residenti in quartieri a forte vulnerabilità materiale e sociale in aree metropolitane (Caritas Italiana, 2020)
Domande di edilizia pubblica inevase presso Comuni e Iacp (Housing Europe, 2019)
Linee metrò in Italia (vs. target UE 100%)
Linee tranviarie in Italia (vs. target UE 100%)
Linee ferroviarie suburbane in Italia (vs. target UE 100%)
Famiglie che vivono in abitazioni con perdite e infiltrazioni d’acqua (Istat, 2017)
Famiglie povere che vivono in abitazioni sovraffollate (Istat, 2020)
Famiglie che non hanno né un computer né Internet (Istat, 2020)
MDFF con The Good Life Italia si fa promotore di una campagna di raccolta firme per una mobilitazione pubblica sullo sviluppo urbano e la prevenzione e cura del territorio, che rimetta al centro con lungimiranza i valori di responsabilità e generosità. I capifila sono gli architetti Andrea Boschetti e Alfonso Femia, che hanno trovato fin da subito il favore di altri professionisti e accademici con cui hanno condiviso i contenuti di una Lettera aperta con l’indicazione di otto azioni imprescindibili per uno sviluppo delle città e dei territori davvero sostenibile. Al loro fianco, un gruppo di lavoro formato da Silvia Robertazzi e Porzia Bergamasco di MDFF, Stefano Cardini, vicedirettore del magazine The Good Life Italia, Roberta De Ciechi dell’Atelier(s) Femia e Serena Capasso di 54 Words.
Il programma NextGenerationEU e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) elaborato dal governo italiano rappresentano una straordinaria opportunità per affrontare strutturalmente i problemi dello sviluppo urbano e della prevenzione e della cura del territorio del nostro Paese. L’Italia conta oggi circa 8.000 Comuni, il 70% dei quali sotto i 5.000 abitanti, e quasi 60.000 nuclei urbani. Negli ultimi 70 anni, l’incremento delle aree urbanizzate, spesso non accompagnato da adeguata e lungimirante pianificazione territoriale, ha portato al drastico aumento di siti fragili ed esposti a frane, alluvioni e altre calamità, costringendo anche molte aree del Paese all’alternativa tra spopolamento e conversione a mere stazioni turistico-ricreative. La sofferenza del paesaggio e del patrimonio naturalistico, storico e artistico, però, corre parallela e s’intreccia con quella dei centri urbani. Il XXI secolo è stato definito il secolo delle città. Se a metà del ’900 soltanto 80 superavano il milione di abitanti, oggi sono più di 300 e tra 10 anni almeno 43 megalopoli avranno più di 10 milioni di abitanti: una crescita quantitativa che si compie a spese di quella qualitativa, moltiplicando emergenze sociali e ambientali. Come evidenziato dall’Onu nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, quindi, è nelle città che la battaglia per la sostenibilità si vince o si perde. Perché è nelle aree urbane che nel 2050 vivrà il 70% della popolazione mondiale. È nelle città che si concentra l’80% del Pil e il 56% dei posti di lavoro. È nelle città che si consuma il 75% dell’energia e si produce oltre il 50% delle emissioni di gas serra. Le città consumano grandi volumi di risorse idriche e alimentari e non ne producono. Sono più fragili di fronte al cambiamento climatico, più esposte alle sempre più frequenti calamità naturali, all’inquinamento atmosferico e ora, come è divenuto ormai drammaticamente evidente, alle pandemie. Ed è nelle città, infine, che più crescono le disuguaglianze, nel Mondo, in Europa e anche in Italia.
Leggi di più...Con questa Lettera aperta, rivolta al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio Mario Draghi, a tutti i Ministri competenti e a tutte le forze sociali, politiche e culturali che hanno a cuore il nostro futuro e quello dei nostri figli, i firmatari vogliono richiamare l’attenzione su 8 azioni improrogabili al fine di progettare le città e i territori in modo da renderli più sicuri, integri, vivibili, interconnessi e inclusivi. Inoltre, esortare a recepire all’interno della nostra Costituzione, con particolare riferimento agli articoli 2, 9 e 41, la tutela dell’ambiente – oltre che del paesaggio e del patrimonio storico e artistico – come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e la promozione dello sviluppo ambientale e sociale sostenibile di città e territori come dovere di solidarietà e atto di generosità anche nei confronti delle generazioni future.
Promuovendo la partecipazione dei cittadini e la tenuta ambientale, socioeconomica e simbolica delle comunità nel tempo.
Creando, custodendo e valorizzando spazi, servizi, beni comuni, a partire da suolo, aria, acqua, paesaggio naturale e storico-artistico, anzitutto investendo su trasporto pubblico, pedonabilità e ciclabilità.
Città e territori, recuperando edifici, spazi, ponti, orti, mercati, corridoi urbani ed extraurbani abbandonati. Ristrutturare, anziché demolire, ripristinare, anziché gettare.
Il consumo di suolo, rinaturalizzadolo o comunque evitandone l’impermeabilizzazione.
Favorendo la piantumazione strategica, salvaguardando la ruscellazione naturale, costruendo corridoi ecologici, incrementando biodiversità e risparmio energetico e riducendo le emissioni di gas serra.
Prevenendo ed evitando l’espulsione dei ceti meno abbienti dalle città, anche recuperando capacità e autonomia d’intervento pubblico nel garantire un servizio all’abitare che superi una visione strettamente proprietaria del diritto alla casa.
Assetti urbani e territoriali policentrici, reticolari, interdipendenti, oltre le opposizioni tra centro e periferie, città storica e città nuova, tessuto urbano e ambiente naturale, zone residenziali e industriali, distretti produttivi e ludici.
Una governance di città e territorio ancora parcellizzata e di breve termine, grazie a una legge quadro che assicuri una visione lungimirante, un indirizzo di sistema e, insieme, tutta la flessibilità necessaria per gestire l’eterogeneità.
persone hanno aderito.
Leggi la lista dei firmatari.
Chi lo desideri potrà inviare a MDFF una propria video-lettera di max 30” sulla idea personale di città e territorio indirizzata a un ideale futuro sindaco.
Una selezione delle video-lettere ricevute sarà presentata nel programma di MDFF 2021, offrendo lo spunto per un grande dibattito.
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